
Per l’inaugurazione, in
programma il 10 ottobre 2014 dalle 10.00 alle 22.00, si terrà un Open Day: una
giornata informativa e di orientamento, in cui visitare Re.work, conoscerne i
servizi, le modalità di iscrizione, gli abbonamenti e seguire le conferenze dei
relatori.
Partecipa all’evento: https://www.facebook.com/events/510938595675361/
“Il coworking non è solo un
ufficio, ma una fucina di idee. I relatori che abbiamo invitato, rispecchiano
lo spirito di spazi come questo.” – spiega Titta Paparozzi, co-fondatrice e
communication strategist di Re.work. “Si tratta di professionisti specializzati
e punti di riferimento nell’ambito della cultura digitale, che, ci auguriamo,
ci seguiranno durante tutto il nostro percorso.”
Tra gli altri, interverranno l’artista
e professore di storytelling digitale Franz Cerami, l’autore di Coworking
Progress, Riccardo Valentino e il cantautore, scrittore e avvocato Mimì de Maio.
Gli interventi di Derrick de
Kerckhove, considerato un guru della Cultura Digitale e Alex Giordano,
co-fondatore di Ninja Marketing e co-direttore del Centro Studi Etnografia Digitale, saranno
affidati completamente al digitale.
Un modo per salutare
l’apertura di Re.work, nonostante l’impegno all’Internet Festival di Pisa.
I fondatori di Re.work –
giovani professionisti e appassionati del web – tengono a precisare che il
coworking non è un’idea nuova.
“Il primo spazio di coworking
nasce a San Francisco nel 2006, da un’idea di Brad Neuberg” - sostengono Corrado
Sorge e Alex Genovese, già co-fondatori di Hubstrat –agenzia specializzata in
strategie digitali e progettazione web – e adesso co-fondatori di Re.work.
“Abbiamo osservato a lungo il
fenomeno del coworking, l’espansione dal punto di vista socio-economico e il
trend di crescita totalmente positivo in Italia e nel mondo. La necessità di un cambio di prospettiva e nel
metodo nell’approccio al lavoro è sotto gli occhi di tutti. Costi proibitivi,
strutture aziendali piramidali e aumento esponenziale del numero di free-lance.
Anziché proporre un’idea nuova, vogliamo espandere la rete, essere un nodo
nevralgico e connettere Napoli al mondo”.
Visitando lo spazio, sembra
che tutto questo sia possibile.
Lo stile contemporaneo e
curato mette a proprio agio il visitatore. L’aspetto è professionale e
informale allo stesso tempo, viene voglia di sedersi e sorseggiare un caffè con
il laptop acceso.
“Vogliamo che le persone che
lavorano qui si sentano felici” – sostiene Alfredo Guerri - co-fondatore di Re.work
e giovane imprenditore napoletano nel settore dell’arredamento per uffici. “Gli
spazi sono stati pensati per raggiungere quest’obiettivo. Le aree destinate al
lavoro (Coworker zone e Mover zone) si alternano ad aree in cui si può avere un
comportamento più informale e rilassato (Matching zone, Relax zone, Quiet
corner).
In questo modo i
professionisti che prendono dieci minuti di pausa, staccano davvero la spina”.
Proprio questa è una delle
caratteristiche più interessanti dei coworking: destinare degli spazi alla
socializzazione, per favorire lo scambio di idee tra professionisti e, in
sostanza, creare nuove opportunità di lavoro e collaborazione.
“Non dimentichiamo che Napoli
è una città che ha una grande dimensione creativa” – continuano Titta Paparozzi
e Alfredo Guerri. “La connessione e la creatività sono valori che vanno
sostenuti e incentivati, soprattutto in un periodo difficile come questo. L’aumento
dell’indipendenza lavorativa è una reazione alla crisi, ma gli spazi destinati
ai free-lance sono ancora pochi. Essere free-lance non vuol dire restare
isolati, al contrario le relazioni sono fondamentali.
Un altro aspetto a cui
Re.work dà valore è la comunicazione con le istituzioni: il Comune, la Regione,
le Università. Vorremo ridurre la percezione di divario e favorire il dialogo”.
Per Re.work il completamento
di un profilo professionale sul mercato in termini di immagine, credibilità e
affidabilità passa anche per un’infrastruttura tecnologica all’avanguardia:
virtualizzazione Server, Virtual Desktop Infrastructure e centrali telefoniche
Voip, sono alcuni dei servizi a supporto dei suoi professionisti.
Non solo.
“La formazione ha un ruolo
centrale. Quello del web è un mondo in continua evoluzione e bisogna restare
sempre aggiornati” conclude Corrado Sorge. “Seminari formativi, incontri con
specialisti e workshop, contribuiranno a rendere l’ambiente più stimolante e a
favorire ulteriormente la connessione con il mondo esterno”.
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