24 apr 2014

Acquacell - Le batterie ad acqua

Aquacell ha lanciato pochi giorni fa le innovative pile derivate tra l’altro da fonti rinnovabili

Baste immergerle qualche minuto in acqua perché la batteria entri in funzione. Non solo: a differenza delle pile tradizionali sono anche prive dei
metalli pesanti e altri materiali pericolosi come l’idrossido di potassio. L’innovazione è stata sviluppata e lanciata sul mercato da Aquacell ed è destinata, negli auspici dei creatori, a razionalizzare l’uso dell’energia dando così una mano anche alla salvaguardia delle risorse naturali.
L’IMPORTANZA DELL’ACQUA – L’acqua dà vita a qualunque cosa e da oggi anche alle batterie a basso consumo di media potenza. Per intenderci quelle che sono ampiamente utilizzate nella vita quotidiana attraverso telecomandi, apparecchi Led, radiosveglie ecc. E proprio attraverso la semplice immersione in acqua, soltanto per qualche minuto, queste innovative pile sono “condotte alla vita” dall’elemento vitale per eccellenza. In più, fa sapere l’azienda, i processi produttivi sono all’insegna della responsabilità perché ancora una volta viene data attenzione alla preziosa risorsa: queste batterie, infatti, non necessitano di acqua per essere fabbricate e, di conseguenza, viene eliminato a monte anche il problema del trattamento dei liquidi reflui e tossici di produzione.
PILE ECO-FRIENDLY – Anche i materiali con cui sono prodotti rispecchiano la necessità di rispettare l’ambiente e non sottrarre risorse preziose alla natura. A partire delle materie prime che provengono da fonti sostenibili. A differenza delle batterie alcaline, che utilizzano un involucro in acciaio, Aquacell impiega plastica riciclata per confezionare il suo prodotto che risulta anche notevolmente leggero con i suoi 12 grammi di peso. In più, queste pile sono anche prive della maggior parte dei metalli pesanti e altri materiali pericolosi che troviamo comunemente nelle batterie normali. Questo fa sì che, oltre alla tutela della salute – soprattutto dei più piccoli – a giovarne siano anche le risorse minerarie che restano fuori dal ciclo produttivo.

tratto da : in a bottle magazine

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