15 dic 2012

Ex sindaco di Ottaviano sotto inchiesta

OTTAVIANO -
Ex sindaco e giunta sotto inchiesta per gli appalti sui rifiuti. Presunte irregolarità amministrative nell’affidamento del servizio di nettezza urbana, procedure che sembrano poco chiare e ricostruite pertanto nei minimi dettagli partendo proprio dalle modalità di attribuzione dell’appalto. Questo e molto altro ancora è scritto nel fascicolo dell’inchiesta, condotta da Maria Antonietta Troncone, procuratore aggiunto a Nola, che ieri ha depositato in procura l’avviso di conclusione indagine sui sette indagati della vecchia amministrazione ottavianese e diversi funzionari del palazzo municipale. Uno schema diffuso quello del sistema dei rifiuti che inevitabilmente ha trasformato la gestione del servizio in un vero e proprio business.
E’ l’ennesimo capitolo di una storia infinita e che puntualmente mette sotto i riflettori gli amministratori delle città campane. Una mappa di comuni che come una ragnatela questa volta cattura anche il comune di Ottaviano. A finire sotto inchiesta sono i cinque assessori della giunta, lo stesso sindaco e due consiglieri comunali di maggioranza. A partire proprio da Mario Iervolino, ex primo cittadino che meno di un mese fa ha presentato le sue dimissioni per aspirare ad una candidatura in Parlamento. Ma per ora lui e i suoi seguaci dovranno invece aspettare l’esito del giudice, preludio di una possibile richiesta di rinvio a giudizio. Al centro dell’indagine  l’appalto della nettezza urbana alla Saba Ecologia di Beniamino Sabbatino (anche lui indagato). Una ditta colpita due volte dall’interdittiva antimafia della prefettura di Napoli. La seconda misura è stata confermata dal Tar. Prima dello stop prefettizio, l’azienda aveva ottenuto appalti in tutta la Campania vincendo una gara da 60 milioni di euro a Caserta e gestendo la raccolta anche per l’Asia, la municipalizzata del comune di Napoli. Di qui anche l’appalto ottenuto dal comune di Ottaviano sul quale si è fermata la lente investigativa della Procura di Nola. Oltre duecento pagine di dossier che ricostruiscono passaggio per passaggio le procedure di affidamento, le determine  e le delibere, passano al check up anche le attrezzature, gli orari dei dipendenti e i mezzi utilizzati, ma anche il lavoro svolto di fatto dalla stessa società negli anni di gestione del servizio in città. I reati che potrebbero essere contestati sono molteplici e per la Troncone Ottaviano potrebbe essere solo la replica di altri paesi: dalla turbata libertà degli incanti al peculato, ma anche l’ abuso di ufficio. Tutto è però scritto a chiare lettere in quelle pagine che ora il gip dovrà analizzare per poi decidere eventuali rinvii a giudizi o in alternativa accettare le richieste del rito abbreviato che potrà condannare o assolvere i membri dell’esecutivo. Altra ipotesi invece è quella della richiesta dell’archiviazione. Le sorti degli amministratori di Ottaviano sono però uguali a quelle di altri comuni del napoletano dove di fatto la procedura di affidamento era stata la medesima, soprattutto in anni dove l’emergenza rifiuti era in scena in più territorio, di qui la pioggia di richieste di somma urgenza che hanno così affidato alla stessa ditta la gestione del servizio alla Saba Ecologia a volte senza nemmeno passare per bandi.
da metropolisweb.it

Nessun commento:

Posta un commento